Buongiorno a tutti,
forse i modelli di comportamento in volo non sono accuratissimi, e di lamentele in questo forum (e altrove) se ne trovano diverse. In genere si riferiscono a manegevolezza/manovrabilità, più frequentemente alla velocità massima (a qualsiasi altezza).
Per la manegevolezza (e manovrabilità) non rispondente al comportamento “reale” talvolta si tratta di “errori” del creatore dello FM ma spesso sono soltanto sensazioni soggettive, a tutti piacerebbe un ferro capace di girare su se stesso in pochi secondi o virare con raggi dell’ordine di una manciata di metri

ma la cinematica è la cinematica…. Il pilota virtuale non può fare nulla al riguardo, tranne usare sistemi di ipersostentazione al momento giusto (se il nostro ferro ne possiede).
Invece per quanto riguarda la velocità massima molto dipende dal “manico”, infatti occorre tener conto che il fattore limitante per il vettore velocità è costituito dalle resistenze al moto. E le resistenze sono indotte dall’assetto dell’aereo e da un corretto “posizionamento” delle superfici mobili di controllo.
In parole povere, supponendo di avere disponibile la massima potenza (spinta o trazione) e quindi un corretto rapporto di miscelazione, il giusto passo dell’elica e quando necessario il sistema di sovralimentazione in funzione, dobbiamo assicurarci di avere i flabelli di raffreddamento chiusi, alettoni, timoni di profondità e timone di direzione “trimmati” al meglio, l’aereo deve mantenere altezza e direzione costanti, possibilmente con nessun od il minimo intervento del pilota.
Man mano che l’aereo accelera dovrà essere trimmato di nuovo, è il solo modo di avvicinarsi alla velocità massima.
Semplice a dirsi, un pochino meno a farsi.
Un saluto
Gianni